Business Ideas 2024 - Tra sostenibilità e successo imprenditoriale

Business Ideas 2024
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Servizio comunicazione istituzionale

13 Maggio 2024

È possibile conciliare il successo imprenditoriale, ad un tema sensibile ed estremamente d’attualità come la sostenibilità? La risposta è sì. Anzi, stando a quanto emerso dall’edizione 2024 di Business Ideas, organizzata da USI e SUPSI e tenutasi mercoledì 8 maggio presso il Campus Est di Lugano, distinguersi ed essere allo stesso tempo sostenibili non solo è possibile, ma pure essenziale. Ad animare l’interessante serata, apertasi con il benvenuto di Francesco Meli - Centre management e Coach presso l’USI Startup Centre - e l’introduzione al programma di formazione per startup di Innosuisse, sono stati due giovani imprenditori fortemente legati al Ticino: Fabio Amicarelli e Tomas Turner.

A prendersi per primo il palcoscenico è stato Amicarelli, un “prodotto dell’USI al 100%” come si è definito lui stesso sorridendo, ripensando al suo percorso accademico. Nel 2022 il giovane imprenditore aveva partecipato all’evento Business Ideas come studente e - in quella circostanza - semplice spettatore. Due anni più tardi, vi ha fatto ritorno da relatore principale. Il tutto grazie a Foldcast, spin-off dell’Accademia di Architettura e società da lui co-fondata, nata da un’intuizione brillante poi trasformata in una solida realtà. Il processo da lui ideato, che consente di produrre stampi di carta riciclabili ottimizzando l'utilizzo del calcestruzzo negli elementi strutturali senza costi aggiuntivi, è già valso alla sua startup il successo nel concorso Boldbrain del 2023. E la stessa è stata poi selezionata tra i 15 finalisti per il premio W.A. De Vigier Stiftung 2024. Amicarelli e Foldcast, insomma, sembrano lanciati verso un futuro radioso. “È incredibile pensare a quante cose siano accadute negli ultimi due anni”, ci ha raccontato a margine dell’evento. Durante la sua presentazione, il giovane imprenditore ha posto l’accento su vari concetti importanti. Uno in particolare. “Ci tenevo a far comprendere alle giovani e ai giovani presenti in sala che Foldcast è nata ed è stata sviluppata qui all’USI. Non per forza bisogna andare a ricercare la via giusta chissà dove, c’è e si può percorrere anche qui. Ed eventi come Business Ideas sono piattaforme perfette per capire come intraprendere il cammino”.

Un altro messaggio trasmesso da Amicarelli, fil rouge dell’evento tenutosi nell’Aula polivalente, è stato quello in favore della sostenibilità. Un tema per l’appunto sensibile, nonché di grande attualità. Nel corso della sua presentazione l'imprenditore ha snocciolato diversi dati statistici impressionanti. Uno su tutti: se l’industria del cemento fosse un Paese, esso sarebbe il terzo più inquinante al mondo dopo gli Stati Uniti e la Cina per quanto concerne le emissioni di CO2 derivanti dall’utilizzo di tale materiale. “La verità è che oggi la sostenibilità - in qualsiasi ambito - non è più una volontà, bensì un’esigenza vitale" ha osservato Amicarelli. "All’interno del progetto Foldcast questa è sempre stata la filosofia di base. E finalmente nel nostro settore iniziamo a vedere dei segnali importanti, che vanno nella giusta direzione. Fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile anche solo immaginare una Zero-carbon city, una città senza impatto ambientale. Oggi invece non è utopia ipotizzare che nel corso dei prossimi 50-60 anni un progetto simile possa vedere la luce”. La sfida più grande per la sostenibilità, tuttora, resta tuttavia la convivenza con il côté economico del mondo del business. Preponderante, va da sé, pure nel contesto di una startup in rampa di lancio. “Purtroppo, ma comprensibilmente, è così - prosegue l’alumno USI -. Ci stiamo allenando ad una sensibilità per la sostenibilità, ma quando si parla di aziende e industrie essa passa sempre un po’ in secondo piano, e bisogna dimostrare che anche a livello economico vi sono dei ritorni interessanti. Oggi riuscire a far combaciare questi due aspetti è la chiave per avere successo, e lo sarà sempre di più anche in futuro”.

Prima della sezione conclusiva dell’evento a cura di Tommaso Tabet, co-fondatore e Managing director di Impact Hub Ticino, a prendere la parola nell’ambito di Business Ideas 2024 è poi stato il secondo giovane imprenditore “made in Ticino”: Tomas Turner. Cresciuto nel Mendrisiotto, Turner ha effettuato i suoi studi universitari a Losanna. Nel 2021 ha poi co-fondato Cultivated Biosciences, una startup che grazie al suo lievito in crema, creato utilizzando tecnologie proprietarie di fermentazione ed estrazione della biomassa, migliora la sensazione in bocca di formaggi, yogurt e altri prodotti a base vegetale. Anche la sua startup ha riscosso grande successo, classificandosi tra le 100 migliori in Svizzera, e ha recentemente chiuso un round di finanziamento da 5 milioni di dollari. Pure in questo caso tuttavia, al centro del business non sono stati posti soltanto i ricavi economici, bensì anche - e soprattutto - la sostenibilità. “I prodotti a base vegetale hanno un potenziale enorme da questo punto di vista - ha rilevato Turner durante l’evento -. Tuttavia, spesso risultano poco accattivanti per il loro sapore, che non replica quello dei classici prodotti a base di carne, latticini e via dicendo. Grazie alla nostra emulsione, speriamo di dare un importante contributo in tal senso, rendendo più appetibili le alternative meno inquinanti. E anche la produzione del nostro lievito in crema, già di suo, riduce del 90% le emissioni di CO2 rispetto agli standard dei prodotti tradizionali”.

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